lunedì 25 aprile 2011

Gnocchi di semolino

Autore: magaolimpia

La preparazione di questo piatto apparentemente semplice è in realtà complicata dalla durezza del composto che va mescolato con molta energia per non farlo attaccare.
Se non ci avete mai provato suggerisco, all'inizio, di provare con piccole quantità.

Ingredienti:
•    1 litro di latte
•    250 g. di semolino
•    sale
•    2 tuorli d’uovo
•    parmigiano grattato
•    100 g. burro.

 

Preparazione:
Mettere sul fuoco  il latte e quando bolle versare adagio a pioggia il semolino e mescolare continuamente perché non si formino grumi. Il latte e il semolino si addensano quasi subito. Lavorare con energia il composto, staccandolo continuamente dal fondo e dal bordo della casseruola e fare cuocere per circa 10 minuti. Levare quindi dal fuoco la casseruola e condire il semolino con i due tuorli d’uovo, metà del burro e un pizzico di parmigiano.  Mescolare bene e versare il composto su un ripiano bagnato di acqua livellandolo all’altezza di circa un centimetro.  Lasciarlo raffreddare per circa un’ora, quindi tagliarlo a cerchi (io in realtà lo taglio a quadrettini per fare prima!). Comporre a strati in una pirofila ben spalmato di burro e tra uno strato e l’altro mettere il parmigiano. Alla fine spolverare con abbondante parmigiano e il resto del burro fuso in un tegamino. Mettere in forno ben caldo per circa un quarto d’ora fino a quando gli gnocchi saranno dorati.

lunedì 18 aprile 2011

I dolci mantovani

Autore: magaolimpia

Quando si parla di Mantova e di cucina con persone di altre città, di solito vengono sempre citati i due piatti che rimangono maggiormente impressi: i tortelli di zucca e la sbrisolona. Sorvolando sui tortelli e gli altri piatti tradizionali, ho pensato che sia davvero un peccato il fatto che la sbrisolona rubi sempre la scena a tutti gli altri dolci tipici mantovani: ce ne sono diversi, perché ricordare sempre e solo quella? Da qui l'idea di pubblicare, nelle scorse settimane, le ricette di alcuni altri dolci tipici della patria di Virgilio.



Facendo un breve elenco riassuntivo possiamo citare:

- la sbrisolona: una torta friabile e gustosa che deve il suo nome alla capacità di sbriciolarsi con estrema facilità, tanto che la tradizione vuole che venga spezzata con le mani (avete mai provato a tagliarla? è praticamente impossibile)
- la torta elvezia: composta da dischi di pasta composti di mandorle tritate, albumi montati a neve e zucchero e sovrapposti con strati di creme di burro e zabaione
- la bignolata:  un dolce al cucchiaio composto da strati di bignè e creme varie
- la torta delle rose: un dolce di pasta lievitata, tipo pan brioche, molto ricco di burro, composto da  rotoli di pasta (le rose) disposti in cerchio a riempire la tortiera.
- l'anello di Monaco: un dolce natalizio simile a un panettone con un foro interno, glassato con zucchero in superficie e farcito di crema a base di nocciole o noci o con marron glacèè tritati.
- la Greca: una torta a base di mandorle e pezzi di cioccolato avvolta nella pasta sfoglia
- la torta di tagliatelle: un dolce fatto con mandorle, burro (poteva mancare?) e naturalmente tagliatelle (sì proprio quelle che si mangiano come primo piatto)

Spero di non aver dimenticato niente... Che altro dire? Le mie preferite sono sicuramente la bignolata e l'Elvezia. Provare per credere! ;-P

domenica 10 aprile 2011

Sbrisolona

Autore: magaolimpia

Ingredienti

    * 250 gr di farina 00
    * 150 gr di farina di mais
    * 110 gr di burro
    * buccia gratt. di 1 limone
      * 200 gr di zucchero
    * mandorle pelate 150 gr
    * mandorle non pelate 50 gr
    * 100 gr di strutto (o altri 100 di burro)
    * 2 tuorli
    * Vanillina 1 bustina


Preparazione
Tritate non troppo finemente le mandorle tenendone da parte una manciata intere e con la pelle per la guarnizione finale della torta sbrisolona.
In una  terrina capiente mettete tutti gli ingredienti, le due farine, le mandorle pelate e non macinate, il burro, lo strutto, la vanillina, la scorza del limone e i due tuorli d’uovo, lo zucchero (ad eccezione di un paio di cucchiai); lavorate velocemente tutti gli ingredienti per amalgamarli ma senza compattarli
Imburrate una tortiera di almeno 25 cm di diametro, meglio se di quelle in alluminio usa e getta a bordo basso, perché sarà più facile togliere la torta al termine della cottura senza romperla.
Distribuite l’impasto a pioggia sulla tortiera cercando di sbriciolarlo con le mani il più possibile: l’impasto non deve assolutamente essere compattato sul fondo.
Quando avrete terminato di distribuire l’impasto nella tortiera, guarnite la torta con le mandorle che avrete precedentemente tenuto da parte.
Cuocete nel forno a 180° per circa un’ora, poi lasciatela raffreddare e staccatela dalla tortiera facendo attenzione a non romperla: cospargete la torta sbrisolona con lo zucchero avanzato e servitela.

giovedì 7 aprile 2011

Torta Elvezia

Ricetta tratta da: http://www.mantovanotizie.com/cucina-mantovana/20090601-torta-elvezia-o-helvetia.php 

Descrizione:
La torta Elvezia (o Torta Helvetia) è considerato uno dei più deliziosi dolci mantovani.
È una torta di pasticceria ideata dalla famiglia di pasticceri svizzeri Grigioni Putscher che avevano aperto i loro negozi a Mantova alla fine del 1700 e avevano voluto dedicare questo dolce, che unisce le tradizioni della terra d’origine con quella di elezione, alla loro nazione, da qui il nome Elvezia (o Helvetia).
Fra dischi di pasta sovrapposti di mandorle tritate, albumi montati a neve e zucchero vi sono strati di creme di burro e zabaione.
I mantovani rivendicano la paternità dello zabaione in quanto la più antica ricetta conosciuta è quella del cuoco di corte dei Gonzaga.



Ingredienti per la pasta:
  • 250 gr. di ALBUMI,
  • SALE,
  • 500 gr. di Farina di MANDORLE,
  • 500 gr. di ZUCCHERO A VELO.
Con  metà dose e con la quantità di zucchero ridotta a 350 gr. e aumentata quella della farina di mandorle a 650 gr si ottiene una torta per tortiera di diametro 22cm.

Ingredienti per lo zabaione:
  • 2 TUORLI,
  • 2 cucchiai di ZUCCHERO,
  • 4 mezzi gusci di VINO BIANCO .

Ingredienti per la crema al burro:
  • 200 gr. di BURRO a temperatura ambiente,
  • 200 gr. di ZUCCHERO A VELO,
  • 3 cucchiai di CACAO AMARO,
  • poco LATTE.
Per guarnire:

MANDORLE A LAMELLE,  CACAO.

Procedimento:

Fare lo Zabaione:
Montare con le fruste i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema bianca. Aggiungere il vino bianco o il   marsala o il vermuth in quantità pari al contenuto di mezzo guscio per ogni tuorlo e mescolare.
Mettere in un contenitore a bagnomaria e mescolare con una frusta finchè il composto diventa gonfio e sprigiona un profumo intenso (attenzione a non farlo mai bollire altrimenti impazzisce).
Metterlo da parte a raffreddare.

Fare la pasta:
Tritare finemente le mandorle (nel caso non si abbia già la farina pronta),
Montare a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale, aggiungere lo zucchero a velo e mescolare delicatamente per non smontare il composto, aggiungere la farina di mandorle e incorporarla con delicatezza per non afflosciare troppo gli albumi,
inserire un terzo del composto ottenuto in una sacca da pasticceria con la bocchetta fine e formare una spirale stretta su un foglio di carta oleata (io ho usato il foglio di silicone).
Fare la stessa cosa con gli altri 2/3 di impasto in modo da ottenere tre dischi dello stesso diametro. Infornare a 160° per circa 12-15 minuti. I dischi sono cotti quando cominciano a prendere un leggerissimo colore.
Far raffreddare bene.

Fare la crema al burro:
Mettere in un contenitore il burro morbido, aggiungere lo zucchero ed il cacao montare fino alla consistenza “a pomata” con le fruste aggiungendo il latte necessario.

Assemblare.
Riprendere il primo disco della torta e spalmarlo con lo zabaione, sovrapporre il secondo disco e spalmarlo con la crema al burro, finire con il terzo disco che si lascia senza crema per far vedere il disegno della spirale.
Spalmare dell’altra crema al burro sul bordo del dolce e farvi aderire delle mandorle a lamelle.
Decorare il piatto da portata con poco cacao fatto scendere da un setaccino o con altro a piacere.

Il procedimento è articolato ma  non difficile e nemmeno troppo lungo ed alla fine il risultato è un dolce buonissimo, morbido e profumato e molto apprezzato a tutte le età.