lunedì 1 agosto 2011

La pasta dello studente - Tonno e Uova

Autore: Ohmnibus

Spero che a casa non se la prendano troppo, ma ho scoperto di amare la pasta solo quando ho iniziato a prepararmela da solo. Non sono un cuoco eccellente, e la mia pasta non è eccellente, ma a me piace un sacco.
Ho iniziato a cucinarmi i pasti per necessità una volta iniziata l'università seguendo gli involontari insegnamenti di Chaoszilla (Se non mangi muori). Non ho raggiunto e non raggiungerò mai i suoi livelli, ma la ricetta che vado a proporre riscuoterà un certo successo tra gli studenti universitari in quanto:

  • Semplice da preparare quindi alla portata di tutti
  • Rapida da preparare, quindi breve intervallo da quando scatta la fame alla prima forchettata 
  • Le dosi sono approssimative quindi non serve talento e nemmeno una bilancia
  • Gli ingredienti sono tutti a lunga conservazione quindi virtualmente sempre disponibili in casa
  • Si sporcano pochi piatti e pentole, quindi meno roba da lavare
  • E' buona ed "esotica"

Oggi vi proporrò la variante del sugo al tonno che comprende un uovo. L'idea mi è stata data da un mio coinquilino che faceva il cuoco in un ristorante indiano (faceva certe zuppe con ceci e zenzero che me le sogno ancora la notte). Di seguito verrà descritta la preparazione di una porzione di pasta. Per ogni porzione extra bisogna aumentare le dosi di conseguenza, ma tenete a mente che la pasta dello studente nasce per essere preparata in porzione singola.

Ingredienti (per una persona):

  • Una scatoletta (piccola) di tonno all'olio di oliva
  • Un po' di passata di pomodoro
  • Un uovo
  • Pasta tipo Napellini rigati n°42
  • Sale
  • Pepe ed altre spezie a piacere

Preparazione:
Il primo passo da compiere è ovviamente quello di mettere a bollire l'acqua. Io uso una pentola bella grossa riempita per circa 1/4. L'acqua deve essere abbastanza da immergere completamente la pasta che andremo a cuocere (tenendo conto dell'evaporazione). Lasciando gran parte della pentola vuota si riduce il rischio che l'acqua strabordi una volta giunta ad ebollizione.
Nel frattempo in un pentolino più piccolo (rigorosamente di acciaio e non antiaderente) andremo a mettere un filo d'olio, una scatoletta di tonno (di quelle piccole) ben sgocciolata, un pizzico di sale, pepe ed ogni altra spezia gradita. Soffriggiamo per un momento (a proposito, un po' di cipolla non ci sta male) perché soffritto tutto è più buono e perché mettere la passata di pomodoro su qualcosa di non soffritto mi suona male.
Quando sembra il caso (prima che il tonno si attacchi) versare la passata di pomodoro. Non molta, come indicato in figura. Se sembra poca, aggiungerne dell'altra. Ve l'avevo detto che era semplice, no?
Mescolate il tutto senza troppo vigore. Il tonno tende a sbriciolarsi facilmente, quasi come se fosse possibile tagliarlo con un grissino. Se si sminuzza il sugo prende un aroma maggiore, ma come insegna Chaoszilla se resta qualche pezzettone la gioia nell'incontrarli quando si mangia è grande. Per cui siate accorti.
Nel frattempo l'acqua ha iniziato a bollire. E' il momento di aggiungere il sale e buttare la pasta.
Per quanto mi riguarda la salatura della pasta è un mistero che difficilmente comprenderò. Io vado a "sentimento" e solitamente salo il giusto, ma capitano dei giorni no in cui la pasta viene sciapa o troppo salata. Mettetevi l'anima in pace e sperate per il meglio, magari allenatevi di nascosto se volete fare bella figura. Io questa sera ho messo la quantità di sale indicata in foto e mi è andata di lusso.
Misurare la pasta è invece decisamente più semplice: basta usare il piatto che poi si userà per mangiare come "misurino", considerando ovviamente che la pasta aumenta di volume durante la cottura.
La pasta dello studente deve essere rigorosamente di tipo "Napellini rigati n°42". Utilizzare sempre lo stesso tipo di pasta elimina il dramma di come conciliare le rimanenze di tipi di pasta diversi con differente tempo di cottura.
Il sugo in preparazione va ristretto finché diventa denso ed omogeneo, senza parti liquide. Una volta raggiunto questo stato lo togliamo temporaneamente dal fuoco in attesa che la pasta raggiunga il giusto grado di cottura.
Diffidate da chi utilizza un timer per cuocere la pasta. La pasta si assaggia di tanto in tanto per capirne il grado di cottura e di sapidità, che in funzione degli elementi esterni può cuocersi prima o dopo. Eppoi io un timer non ce l'ho e devo fare così per forza.
Ad ogni modo nel momento che la pasta risulta cotta al punto giusto si rimette il sugo sul fuoco e si scola la pasta. Lasciamo la pasta nello scolapasta e rompiamo un uovo nel sughetto al tonno che nel frattempo si è scaldato.
Lo studente avveduto, in verità, non rompe mai l'uovo direttamente nel sugo, bensì lo romperà in un bicchiere e SOLO DOPO aver appurato che l'uovo non è andato a male lo metterà nel sugo. Visto quello che mi è capitato di trovare in frigo controllo sempre.
L'uovo non va cotto più di una manciata di secondi (anche perché sennò la pasta scuoce nello scolapasta) ed il condimento va mescolato dolcemente. Anche in questo caso l'obbiettivo è mescolare parte dell'uovo al resto del condimento ed allo stesso tempo lasciare che parte di esso si solidifichi.
Naturalmente abbiamo a cuore la pulizia del pentolame, ed una pentola dove è stata bollita della pasta è molto meno sporca di una pentola dove la pasta è stata mescolata al sugo, per cui (con molta attenzione) versiamo la pasta scolata direttamente nel pentolino. Olè.
Tempo 15 secondi la pasta è pronta per essere servita di fronte ad un bicchiere brandizzato cocacola e sulla tovaglia delle grandi occasioni per fare più bella figura (perdonate la qualità della foto ma la macchina fotografica è morta proprio a questo punto ed ho dovuto farla con il cellulare).

Buon appetito ed alla prossima ricetta dello studente.

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