Il Ristorante India di Bologna è il mio ristorante indiano preferito: la cucina è ottima e l'atmosfera è coinvolgente: i colori vividi e le ricche decorazioni che richiamano la cultura indiana lo rendono un locale molto caldo e accogliente.
Il personale è sempre estremamente gentile e il menù ricco e gustoso. Quando ho visto sulla pagina facebook del ristorante la pubblicità del secondo corso (il primo purtroppo mi è sfuggito) di cucina indiana non ho saputo resistere e mi sono iscritta subito.
I partecipanti al corso sono stati accolti con té zuccherato con latte e dolcetti e ci è stato subito dato il fascicoletto con le ricette.
Abbiamo iniziato con la descrizione, da parte di una dottoressa ayurveda, delle principali spezie utilizzate e delle loro proprietà benefiche, concentrandoci soprattutto sullo zenzero.
Secondo l'ayurveda esistono sei sapori: dolce, acido, salato, piccante, amaro e astringente e ognuno deriva da due dei cinque elementi: la cucina indiana prevede che questi sapori debbano essere sempre presenti tutti e sei in ogni pasto; le pietanze infatti vengono servite tutte insieme ed ognuno pone ognuna di esse nel proprio piatto, anche il dolce, che non viene consumato a fine pasto, ma insieme al resto per non appesantire.
Ci è poi stato spiegato che essendo l'India molto grande la cucina varia molto da regione a regione; la differenza più macroscopica è che al Nord c'è una cucina meno speziata, più parca nell'uso delle spezie, al Centro c'è una cucina molto ricca di spezie e al Sud prevale la cucina molto piccante con un uso molto frequente del riso.
Le preparazioni sono di tipo "slow food": richiedono tempo e pazienza; spesso le pietanze devono essere preparate in anticipo.
Naturalmente ad ogni ricetta presentata non poteva mancare il conseguente assaggio, accompagnato da mugolii di approvazione ed esclamazioni entusiastiche. È un tipo di cibo che sollecita le papille gustative in modo non indifferente!
Abbiamo poi potuto ammirare il tandoori con l'abilissimo chef che infornava e sfornava pollo e carne infilando le mani direttamente nel forno e ritirandole incredibilmente non ustionate.
Alla fine ci è stato servito il pasto, dandoci anche la possibilità di acquistare le varie spezie che servono per realizzare le ricette. Se siete di Bologna e non sapete dove trovare cumino, coriandolo, semi di senape e altro, sappiate che al Ristorante India vendono tutto quello che vi serve. Naturalmente ne ho approfittato per fare scorta!
E dopo aver consumato un ottimo pasto, conversando con gli altri simpatici partecipanti al corso, ecco la sorpresa finale: l'attestato!
Riepilogando posso dire di essere molto soddisfatta del corso, mi sono divertita un sacco, ho imparato cose interessanti e ho mangiato benissimo. A quando il terzo? :-)
Ah dimenticavo: mi hanno dato il permesso di pubblicare le ricette sul blog, perciò continuate a seguirlo!
1 commento:
Devo tornare indietro con la memoria... Abbiamo fatto (e mangiato) il pane naan sia cotto alla paistra che cotto sulle pareti del tandoori, il limbu rice (riso al limone), il murg adraki (pollo allo zenzero), il murg tikka, l'allo gobi (patate e cavolfiore al curry), e come dolce il gajar halwa (un dolce di carote un po' triste in verità).
Ho rifatto a casa diverse di queste ricette, ma è una cucina davvero slow food, i risultati sono stati buoni ma ci è voluto davvero un mare di tempo per preparare tutto!
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