Se anche i migliori cuochi qualche volta possono sbagliare, neananche si può immaginare cosa succede quando a sbagliare sono dei cuochi dilettanti come i frequentatori de "La cucina di Polina".
Me la cavo abbastanza ai fornelli, ma mi è capitato di combinare alcuni pasticci con risultati immangiabili.
La prima volta che provai a cucinare qualcosa avevo più o meno 9 anni e mi avevano appena regalato il libro per bambini: "Le ricette di mago Filippo".
Dopo aver trovato la ricetta della "Torta di pane", un dolce fatto con pane raffermo e cioccolato, decisi di cimentarmi. Non ricordo bene com'era il dolce, ma ricordo benissimo i miei famigliari tagliarsi delle grandi fette di torta, assaggiarle e metterle da parte. La torta fu quindi passata al cane, che dopo averla annusata, la ingorò bellamente (traditore! ma non dovrebbe essere il miglior amico dell'uomo?). Solo il gatto ebbe il coraggio di mangiarsela!
Pochi anni fa, invece, durante i primi anni di università, c'erano un paio di miei amici (Davide e Matteo) che avevano l'abitudine di invitarsi a cena a casa mia ogni tanto. Dopo le solite pennette alla wodka o pasta al forno, decisi di sperimentare la ricetta del "risotto al fumo". Ebbene probabilmente qualcosa andò storto: il riso era scotto, la scamorza probabilemnte era troppa e aggiunta troppo presto... insomma il tutto era un pappone immangiabile. Tra l'altro quella sera Davide aveva esteso l'invito al coinquilino Paolo, che, scoprii in seguito, detestava il formaggio... E se speravo di risollevare la riuscita della cena con il dolce mi sbagliavo di grosso: il budino non era male, ma il caramello cucinato secondo i consigli di Cecilia (grazie!) si solidificava nel momento in cui veniva versato sui piatti, assumendo la consistenza del marmo... Ricordo ancora il tonfo sordo quando versai il contenuto del pentolino nella pattumiera!
La più recente disfatta in cucina risale invece a qualche anno fa, quando decisi di preparare una torta per il mio Maurino con la base morbida tipo pan di spagna, la crema pasticcera e la banana. Probabilmente a causa di un errore nel pesare un qualche e ingrediente, il pan di spagna si sbriciolò non appena estratto dal forno. Avendo già preparato la crema pasticcera e avendo tre banane da riutilizzare, pensai bene di improvvisare un "Budino alla banana" frullando le banane insieme alla crema. L'aspetto non era male. Dopo cena, al momento di prendere il budino ci accorgemmo che sopra si era formata una spessa crosta di colore grigio; con esitazione provammo a scavare con il cucchiaio sotto la crosta, ma era una crema dolcissima e immangiabile... bleah! Ma non è tutto: dopo qualche minuto, dal buco scavato dai nostri cucchiai cominciò a trasudare un liquido strano, dall'odore indefinibile (cadaverina???). Inutile dire che buttammo via tutto!
Comunque alla fine penso che anche le esperienze disastrose possano essere utili e che si possa sempre imparare dai propri errori (le banane si ossidano!).
La prima volta che provai a cucinare qualcosa avevo più o meno 9 anni e mi avevano appena regalato il libro per bambini: "Le ricette di mago Filippo".
Dopo aver trovato la ricetta della "Torta di pane", un dolce fatto con pane raffermo e cioccolato, decisi di cimentarmi. Non ricordo bene com'era il dolce, ma ricordo benissimo i miei famigliari tagliarsi delle grandi fette di torta, assaggiarle e metterle da parte. La torta fu quindi passata al cane, che dopo averla annusata, la ingorò bellamente (traditore! ma non dovrebbe essere il miglior amico dell'uomo?). Solo il gatto ebbe il coraggio di mangiarsela!
Pochi anni fa, invece, durante i primi anni di università, c'erano un paio di miei amici (Davide e Matteo) che avevano l'abitudine di invitarsi a cena a casa mia ogni tanto. Dopo le solite pennette alla wodka o pasta al forno, decisi di sperimentare la ricetta del "risotto al fumo". Ebbene probabilmente qualcosa andò storto: il riso era scotto, la scamorza probabilemnte era troppa e aggiunta troppo presto... insomma il tutto era un pappone immangiabile. Tra l'altro quella sera Davide aveva esteso l'invito al coinquilino Paolo, che, scoprii in seguito, detestava il formaggio... E se speravo di risollevare la riuscita della cena con il dolce mi sbagliavo di grosso: il budino non era male, ma il caramello cucinato secondo i consigli di Cecilia (grazie!) si solidificava nel momento in cui veniva versato sui piatti, assumendo la consistenza del marmo... Ricordo ancora il tonfo sordo quando versai il contenuto del pentolino nella pattumiera!
La più recente disfatta in cucina risale invece a qualche anno fa, quando decisi di preparare una torta per il mio Maurino con la base morbida tipo pan di spagna, la crema pasticcera e la banana. Probabilmente a causa di un errore nel pesare un qualche e ingrediente, il pan di spagna si sbriciolò non appena estratto dal forno. Avendo già preparato la crema pasticcera e avendo tre banane da riutilizzare, pensai bene di improvvisare un "Budino alla banana" frullando le banane insieme alla crema. L'aspetto non era male. Dopo cena, al momento di prendere il budino ci accorgemmo che sopra si era formata una spessa crosta di colore grigio; con esitazione provammo a scavare con il cucchiaio sotto la crosta, ma era una crema dolcissima e immangiabile... bleah! Ma non è tutto: dopo qualche minuto, dal buco scavato dai nostri cucchiai cominciò a trasudare un liquido strano, dall'odore indefinibile (cadaverina???). Inutile dire che buttammo via tutto!
Comunque alla fine penso che anche le esperienze disastrose possano essere utili e che si possa sempre imparare dai propri errori (le banane si ossidano!).
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